martedì 8 settembre 2009

Punti di vista


di Claudia Giannini


Fin da quando era piccolo amava stare alla finestra, di notte ad immaginare altri mondi. Guardava le stelle come fori in quel manto di velluto nero e aveva sempre sperato di poterlo un giorno esplorare.
Ora, a ventisei anni, era chiamato ad affrontarlo quel cielo. Dopo tanti studi, concorsi, sacrifici, era stato scelto per la missione più importante dell'anno. Un'esplorazione senza precedenti. Sentiva di essere spaventato all'idea di lasciare il suo mondo, le sue sicure abitudini per trascorrere un periodo lontano dalla sua famiglia. Eppure quello era il suo progetto di vita. Era stato scelto tra tutti i suoi compagni e non avrebbe mai potuto rinunciare a un'occasione del genere.
Ormai mancava solo una settimana al decollo e i preparativi erano sempre più frenetici e stancanti. Tutto era curato nel dettaglio e lui si sentiva preparato a sufficienza. Il cielo lo guardava sempre, negli intervalli di riposo che gli erano concessi tra una simulazione e l'altra...
Decise di scrivere una lettera, doveva lasciare una traccia evidente di sè prima di andare via. E la scrisse per la sua famiglia.

...Deve essere impossibile, per noi abituati a tutto questo, pensare che ci possa essere altro nell'universo, eppure io sento che qualcosa oltre deve esserci. Non possiamo avere la presunzione di pensare che il nostro sia l'unico pianeta con delle forme di vita. La verità è che non ho mai creduto fino in fondo di avere l'esclusiva. Il cielo è troppo grande per essere tutto per noi...Ho sempre tentato di immaginare altri mondi, altri esseri viventi, altri tipi di vita. E l'unico modo che ho trovato per far tacere i miei dubbi è stato prepararmi per questa missione. Ho deciso di mettere in gioco la mia vita per l'ideale in cui credo e l'unica cosa che mi fa stare male è pensare che in questo modo potrei sacrificare anche la vostra felicità. E' una missione pericolosa, questo lo so. Ma spero sappiate che lo faccio perchè ci credo profondamente..
Credo che lì fuori ci deve essere qualcosa..

Smise di scrivere e guardò il suo cielo.
Le stelle, brillanti.
E poi lei, lo scopo della sua vita. Circondata dal quel colore azzurro meraviglioso. Il luogo da scoprire, il più lontano e affascinante, dove era sicuro ci fosse vita.
La Terra.
Infine partì.

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