martedì 17 novembre 2009

Incomprensibile Brunetta, a cosa serve il giuramento?


di Martina Nasato
Dopo essere stati puniti in quanto “fannulloni” e “assenteisti”, i dipendenti pubblici vengono ora nuovamente umiliati, vedendo annoverato, come conditio sine qua non per il loro lavoro, un pittoresco “giuramento di fedeltà alla Repubblica e di leale osservanza della Costituzione e delle leggi”, pena licenziamento. L'autore di questa trovata geniale, inserita nel ddl sulla semplificazione amministrativa, è, naturalmente, il Ministro Brunetta. Il Ministro vuole abbattere tempi e barriere burocratiche, rendere più efficienti gli enti pubblici... quel che non è chiaro è come tale giuramento possa contribuire al raggiungimento di detti obiettivi. Ogni cittadino dovrebbe essere fedele alla Repubblica, ma non serviva un ddl per sancire tutto ciò: questa stessa formula è già prescritta dall'art 54 della Costituzione. E, senza nulla togliere alla categoria, i dipendenti pubblici non sono figure istituzionali: un giuramento di siffatto spessore appare decisamente sproporzionato. Come ignorare, poi, il fatto che i rappresentanti dei cittadini, per primi, stravolgano le leggi, a loro uso e consumo? E' un po' pretenzioso, forse, addossare la colpa della crisi etico­sociale ai dipendenti statali che non svolgono il loro mestiere nel migliore dei modi. Certo, nel settore pubblico ci sono “rami secchi da potare”, ma come può questa farsa pomposa e ampollosa velocizzare l'informatizzazione delle pratiche per il cambio di residenza, ad esempio? D'altra parte, c'è da chiedersi se davvero i dipendenti pubblici non rispettino le leggi, la Costituzione addirittura. A ben guardare, questo giuramento di fedeltà lo si può scorgere ogni giorno, nel recarsi al lavoro nonostante le critiche, le umiliazioni e le leggi punitive emanate da un Ministro, che finora non è riuscito, di fatto, a pervenire ad un sistema più efficiente. Il giuramento di fedeltà è nelle buste paga, tassate fino all'ultimo centesimo, perché i dipendenti statali non possono evadere il fisco. Non sarebbe azzardato chiedere che il giuramento di fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione repubblicana e alle leggi dello Stato venga rinnovato, piuttosto, da quanti, investiti di poteri istituzionali, stanno compiendo scempi ai danni della legalità italiana.

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