martedì 2 febbraio 2010

Zak il marinaio


Verrebbe da dire ‘promesse da marinai’. Peccato che in gioco non ci sono uomini che vanno di porto in porto, ma il sindaco di Latina. Nel mese di Novembre, come ricorderete, l’Agronauta aveva portato avanti una petizione contro il nuovo piano sosta, al fine di ristabilire alcuni parcheggi gratuiti. Fortunatamente, grazie anche ad altre iniziative portate avanti da associazioni e partiti politici, alcuni spazi destinati alla sosta a pagamento sono stati riconvertiti, come ad esempio il P.zzale Prampolini.
Però, nonostante l’apparente marcia indietro del Comune, la situazione non sembra cambiata più di tanto. Entrando nello specifico, noi dell’Agronauta il 1 Dicembre 2009 avevamo incontrato il sindaco Zaccheo per la consegna delle 2600 firme raccolte e in quella sede si era mostrato piuttosto disponibile. Così disponibile, da arrivare a fare delle promesse, in particolare a vantaggio degli studenti. Infatti aveva garantito dieci o quindici posti gratuiti nel parcheggio delle ex autolinee destinati agli utenti della Biblioteca Comunale. Per dare maggior credito a questa promessa, aveva contattato in nostra presenza la Commissione viabilità che proprio in quel momento si stava riunendo per rivedere il Piano Sosta.
Abbiamo atteso due mesi, sperando che un briciolo di rispetto nei confronti dei cittadini animasse le istituzioni, ma abbiamo atteso invano.
Alle belle parole non sono seguiti i fatti. La voce dei firmatari è rimasta inascoltata e l’impegno delle associazioni che si sono mosse è caduto nel dimenticatoio.
I cittadini continueranno a pagare, o a parcheggiare in doppia fila. E la speranza di ristabilire l’ordine in centro si è dimostrata vana, mentre il provvedimento ha rivelato la sua vera natura: gonfiare le casse comunali e quelle del Consorzio Urbania. Per di più il Comune non si mostra affatto preoccupato visto che il piano sosta non è più la notizia del giorno, sostituita dalla criminalità locale. Si spera solo che alle prossime elezioni ai cittadini tornino in mente le false promesse, fatte non da marinai, ma da sindaci e consiglieri

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