martedì 18 gennaio 2011

Le donne, il Cavalier, i Pm, gli amori


di Pierpaolo Capezzera

Non e' un paese libero quello in cui alcuni magistrati conducono delle battaglie politiche usando illegittimamente i loro poteri contro chi e' stato democraticamente chiamato a ricoprire cariche pubbliche": le parole del premier, ormai ridondante ritornello del Festival Canoro della Politica Italiana, ricordano molto da vicino l’espressione della figura parodica dei “nazisti dell’Illinois” dal film “The Blues Brothers”: “L’ebreo sta usando il negro come muscolo contro di voi.” Questo vittimismo casareccio, infatti, sembrerebbe più appropriato per una macchietta che per un importante figura politica. E allora, questo comico emergente ci ha regalato un altro spettacolo gratuito (per modo di dire, visto e considerato quanto paghiamo la sua presenza): alla luce delle indagini sul suo conto riguardo la stella dello scandalo italiano, Ruby, e una brutta storia di prostituzione minorile, il nostro Orlando si scaglia ancora una volta contro la magistratura comunista che, scatenandone la proverbiale Furia, lo induce a dichiarare che non si presenterà in tribunale. Il premier ha infatti affermato di non aver mai pagato delle prestazioni sessuali, né tantomeno di averlo fatto con la signorina Ruby, essendo lui legato sentimentalmente sin dalla fine del suo rapporto con Veronica Lario. E chi potrebbe mai dubitare della fedeltà di codest’uomo, sempre devoto e fedele alle sue mogli? Mai una battuta, o un’occhiatina maliziosa al decolté di un’altra donna, mai uno scandalo sessuale con le sue Ministre, mai un accenno alle sue doti di amatore e alle sue conquiste! Del resto, si sa, un attento praticante del “Bunga Bunga” non può che amare (biblicamente parlando) che una donna alla volta. Dunque basta con queste calunnie: Ruby non è la sua amichetta allora minorenne, è solamente l’accusa che gli rivolge chi lo fronteggia.

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