mercoledì 5 ottobre 2011

Borghezio dimettiti!


Alessandro Lanzi

E’ assurdo pensare che esista un individuo para-fascista in una commissione europea per i diritti civili e la giustizia? Ed è assurdo pensare che lo stesso individuo si definisca cristiano ma promuova indirettamente la guerra? Si è assurdo…ma è Borghezio. Il caro leghista, ex membro di Ordine Nuovo, che non mancò di esprimere consenso per le idee che ispiravano ad Anders Behring Breivik la strage di Oslo, (nonostante gran parte di esse fossero copiate al manifesto di Theodore Kaczynski), rischia a fine Ottobre di essere espulso dal “Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia”, di cui è membro in sede europea come parlamentare. Giustamente un gruppo che promuove idee democratiche, e soprattutto diritti civili, non può avere al suo interno un membro che afferma che le “idee di Breivik sono condivisibili, alcune anche ottime”. Al riguardo, alcuni membri del gruppo stanno discutendo in questi giorni dell’espulsine del leghista. Il parlamentare prima di fare i conti con la coerenza, che lo vede, da un lato, membro di un gruppo democratico in Europa, dall’altro membro di un partito, considerato da El Pais e Nouvel Observateur, come uno dei movimenti dell’estrema destra xenofoba europea, ha dichiarato: ''Figuriamoci solo se mi dimetto,  ho avuto il voto di 50 mila padani per rappresentare orgogliosamente il popolo padano in Europa''. Quello della legittimazione pare essere un vizio italiano, che nemmeno nei casi più gravi o meno trasparenti scalfisce l’interessato (v. Presidente del Consiglio). Borghezio, come rappresentante leghista, partecipò nel 2009 in Francia alla “Convenzione Identitaria”, che riunì tutti i gruppi delle destre estreme d’Europa. Lì fu visto come un illuminato perchè propose la creazione di una scuola di formazione di soldati politici “capaci di tenere testa sul terreno fisico ai nostri avversari”. Per capire chi sono gli avversari è sufficiente ascoltare le parole, riprese dalla tv svizzera, del relatore successivo, un consigliere elvetico che si chiama Dominique Baettig: “I minareti sono oggetti fallici piantati come simbolo del potere maschile…sono una sorta di circoncisione”. Giustamente questo genio, che aveva proposto nel 2010 l’allargamento dei confini svizzeri, prende due piccioni con una fava. Al di là delle loro poco fortunate dichiarazioni, credo sia inaccettabile l’ottusità e la mediocrità con cui questi ed altri soggetti affrontino problemi, come il multiculturalismo, su cui si gioca il futuro dell’Europa ed in generale del mondo che ha lottato, non senza milioni di vittime, per la conquista di libertà e diritti fondamentali. Probabilmente la bassa qualità dell’espressione di questi politicanti non è altro che lo specchio dei loro votanti, i quali purtroppo crescono in misura vertiginosa. I movimenti neo-nazisti sono numerosi e sparsi in ogni nazione europea, trovando addirittura rappresentazione parlamentare in partiti formalmente democratici ma sostanzialmente ben diversi. Come la Lega Nord appunto. Per Borghezio non provo più nemmeno stupore, ormai il repertorio l’ha quasi finito. Bene o male ha sparato a zero su tutti. Chissà soltanto se qualche giorno guardandosi allo specchio non pronunci qualche parola delle sue anche verso l’immagine che vede riflessa. Nel profondo, spero davvero che si dimetta, non per il partito o i votanti che rappresenta, ma per tutto quello che non rappresenta, cioè l’Italia della Costituzione antifascista.  Intanto la nostra immagine a livello europeo e mondiale continua ad abbellirsi sempre più, rilevando positivamente che stavolta non si parla di premier.

1 commento:

  1. Totalmente d'accordo, la nostra immagine non può continuare a peggiorare di giorno in giorno a colpa di questi (s)oggetti.

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