lunedì 7 novembre 2011

E rimetti a noi i nostri debiti...

di Andrea Passamonti

Nel baccano che circonda gli indignati di tutto il mondo, tra i sostenitori e gli accusatori delle occupazioni, è curioso il silenzio assordante di Piazza San Pietro. Non che qualche alto prelato abbia rinunciato a dire la sua sulle manifestazioni di queste ultime settimane, ma sono state quasi sempre dichiarazioni sottovoce, mai quei moniti a cui gli stessi cardinali ci hanno abituato nel corso degli anni. La situazione è ben diversa a Londra, dove, volenti o nolenti, gli anglicani hanno dovuto affrontare di petto la situazione.
Gli indignati inglesi, seguendo la protesta dei cugini americani di Occupy Wall Street, hanno da tempo preso posto nel cuore della City londinese, bivaccando esattamente davanti alla  Cattedrale di Saint Paul, che della City fa parte. La prima reazione della Cattedrale è stata quella di sbattere le porte in faccia agli indignati, non accogliendo i manifestanti, ma ne è nata una disputa interna alla Chiesa Anglicana tra chi si riconosce nelle ragioni della protesta e chi invece la condanna, proponendo lo spostamento dei manifestanti lontano da Saint Paul. Tra i primi, nientemeno che l’arcivescovo di Canterbury, che qualche giorno fa si era dichiarato favorevole a un’imposta sulle transazioni finanziarie.
Contrasti, dunque, ma in Inghilterra si discute. E da noi? Benedetto XVI non è mai stato lontano dai temi dell’economia, tanto da scrivere un’Enciclica a riguardo (Caritas in Veritatae). Ora però non c’è una presa di posizione netta, nonostante nel suo vangelo Matteo, esattore delle tasse prima della chiamata, scrivesse: “Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a Mammona”, il Denaro.
Ma nel pieno della bufera la loro attenzione è da un’altra parte. E noi, da profani, non ci stupiremmo se venisse posto sempre più l’accento sul “rimetti a noi i nostri debiti”. Anche loro, da buoni finanzieri, hanno il San Raffaele da salvare.

Nessun commento:

Posta un commento